Jannik Sinner ha compiuto un’impresa storica,
è diventato il primo italiano a vincere gli Australian Open,
uno dei tornei del Grande Slam…
A soli 22 anni.

Non solo una vittoria,
ma una memorabile ed emozionante rimonta
che la dice tutta sulla sua stoffa da campione!

Perché Sinner non è solo un giocatore di talento,
ma è anche un atleta determinato e resiliente,
che ha dimostrato di saper superare le difficoltà e di raggiungere i suoi obiettivi,
anche quando le cose avevano preso una piega sbagliata.

Il suo segreto? La sua psicologia?
E’ scritta nel suo nome!

Sono il dottor Massimiliano Gianotti,
sono Psicologo e Sociologo
e sono uno sportivo!
Per questo mi piace scoprire cosa c’è dietro
ad ogni grande impresa sportiva…
e Sinner ha 6 caratteristiche da campione
già nel suo nome! Scopriamole insieme.

Guarda il video qui:
https://www.youtube.com/watch?v=Iay2jBQ48Fw&t=76s

Però prima ti invito ad “iscriviti al canale”,
attivare la campanellina delle notifiche per non perdere contenuti come questo
e mettere un “pollice in su”
per crescere insieme!

Sinner ha incantato il pubblico mondiale
e ha fatto la storia come il primo italiano a sollevare il trofeo del Grande Slam.

Si tratta di una vittoria particolarmente significativa per l’Italia,
in quanto l’ultimo trionfo azzurro risaliva al 1976,
quando Adriano Panatta vinse il Roland Garros.
Ma Sinner, giovanissimo fenomeno del tennis italiano,
sta dimostrando di avere tutte le carte in regola
per diventare un grande campione.

E il suo nome lo dimostra, quasi fosse un predestinato!

S – come Strategia
Sinner sembra avere tutto sotto controllo,
in effetti un campione come lui è caratterizzato da una strategia ben definita sia dentro che fuori dal campo.
Si tratta di strategie che partono dal gioco tecnico, ma soprattutto nella gestione delle emozioni,
nella pianificazione del gioco e nella corretta valutazione degli avversari.
Una straordinaria gestione in stile Self-confidence… autostima
Una qualità necessaria per arrivare a certi livelli dove corrette dosi di autostima
diventano fondamentali per affrontare sfide e superare ostacoli.

I – come Impegno:
La dedizione e la determinazione sono le chiavi fondamentali
per raggiungere il successo sportivo e non solo.
La parola IMPEGNO batte nel cuore di ogni vero campione
Sinner è un giocatore che si impegna al massimo in tutto ciò che fa.
Ogni giorno si allena in modo mirato, sia fisicamente che mentalmente,
e lavora costantemente per migliorare le sue abilità.
Un vero campione, infatti, si impegna al massimo durante gli allenamenti
e nelle competizioni,
mettendo costantemente in pratica il proprio talento
ma soprattutto il proprio impegno per migliorandosi costantemente.
E così solo così che l’impegno si trasforma in un’arte.

N – come Nervi saldi
ossia la chiave della rimonta di Sinner
La gestione dello stress e delle pressioni è essenziale per un campione di tennis.
Solo con la calma, la concentrazione e con nervi saldi
si possono gestire situazioni difficili.
Questa sua capacità, Sinner l’ha dimostrata quando era sotto di due set.
Sinner si avvicina all’angolo e cerca di trovare energie nel suo asciugamano.
Si toglie il sudore dalla faccia e guarda i suoi allenatori e dice: «Sono morto. Adesso cosa faccio?”
e da lì è partito il sogno!
Non si è lasciato prendere dal panico.
Ha continuato a giocare il suo gioco, punto dopo punto,
fino a conquistare la vittoria.
I nervi saldi di Sinner sono stati una parte fondamentale
della sua vittoria agli Australian Open.
Uno switch psicologico che gli ha permesso si ritrovare calma e concentrazione
anche in una situazione cruciale.
Sinner è riuscito poi riuscito a prendere decisioni giuste e non commettere errori.
Ecco, questo è un tratto distintivo che hanno solo i vincenti.

N come Naturalezza
e la Naturalezza con cui ha affrontato la partita
è stata una delle chiavi della sua vittoria.
Tutti quelli che hanno guardato la sfida hanno osservato
il suo gioco impeccabile,
soprattutto dopo lo switch hanno visto un giocatore
battere e ricevere con grande naturalezza.
Il suo tennis è fluido e armonioso e sembra che non faccia alcuno sforzo.
Era come se il tennis fosse parte integrante della sua stessa natura.
Questa è una caratteristica di ogni campione:
chi combina la tecnica con un tocco personale distintivo.
Ed è stata proprio la sua naturalezza a catturare l’attenzione di tutti.
Sinner ha trasmesso un senso di fluidità e armonia
che è andato ben oltre le linee del campo.

E come Eccellenza:
L’obiettivo di un campione è sempre quello di eccellere
e di dare il massimo in ogni aspetto del gioco.
Ogni singolo colpo di Jannik, ogni decisione, ogni strategia
è stata eseguita con una precisione impeccabile.
Sinner è un giocatore che si impegna al massimo per raggiungere i suoi obiettivi.
Si allena duramente e lavora costantemente per toccare l’eccellenza delle sue abilità.
I campioni non si accontentano del mediocre;
solo l’eccellenza è accettabile,
ed è così che Sinner riesce a trasformare le sue partite
in un’esibizione magistrale di talento e grinta.
Quindi, per la sua psicologia,
l’eccellenza significa raggiungere il massimo delle proprie capacità.
E questo lo fa sia in campo che fuori.

R come Resilienza
Un campione è resiliente di fronte alle avversità e alle sconfitte.
Si piega ma non si spezza!
È in grado di imparare dagli errori, di rimettersi in gioco dopo una delusione
e di trarre motivazione dalle sfide
per migliorare costantemente il proprio rendimento.
Sinner è giovane, 22 anni,
ma nella sua carriera di giocatore avrà ricevuto tanti no
e tante altre partite avrà perso.
Ma ogni campione vede in ogni sconfitta un’opportunità per imparare,
vede ogni ostacolo un trampolino di lancio verso le future vittorie.
E Sinner non si è mai arreso di fronte alle avversità
Solo recentemente è stato in grado di superare un infortunio al ginocchio
che lo ha costretto a saltare diversi tornei.

Solo recentemente è stato in grado è stato in grado di affrontare
aspettative e pressioni psicologiche del suo essere un talento in crescita.

E sai cosa ha permesso a Sinner di vincere una partita così difficile
come la finale contro il russo agli Australian Open.?
La risposta è semplice: la resilienza.

E’ riuscito, nel suo peggior momento di difficoltà,
a tornare in gioco più forte di prima.
Proprio quando sembrava non avesse più nulla da perdere
è diventato se stesso…
Mentre i russo, al contrario, ha avuto paura di vincere.

Dott. Massimiliano Gianotti
Riproduzione riservata