Cari genitori, oggi esploreremo insieme le varie sfaccettature della genitorialità disfunzionale.
Sappiamo tutti che diventare genitori è un’avventura che trasforma profondamente la nostra vita,
ma ci siamo mai chiesti cosa comporta davvero questo ruolo?

Ogni giorno, molti di noi si destreggiano tra lavoro, famiglia e mille altre responsabilità,
cercando di mantenere un equilibrio,
mentre altre coppie si trovano a lottare con dinamiche disfunzionali che possono compromettere il benessere dei loro figli.

È un ciclo che si ripete: quello che è successo ai nostri genitori ieri, accade a noi oggi e,
se non stiamo attenti, potrebbe ripetersi domani con i nostri figli.
È la ruota della vita, una ruota che, come genitori, dobbiamo cercare di far girare nel modo migliore possibile, anche se non è affatto facile.

Guarda il video qui:
https://www.youtube.com/watch?v=I8JDpQ8lRGw&t=2s

Oggi esamineremo otto tipi di genitori all’interno di una famiglia disfunzionale.
L’obiettivo per ciascuno di noi dovrebbe essere quello di diventare genitori migliori per i nostri figli, ma spesso, nonostante le buone intenzioni, la realtà è ben diversa.

Spesso, infatti, senza rendercene conto, mettiamo in atto comportamenti che crediamo siano nel migliore interesse dei nostri figli, ma che in realtà possono innescare dinamiche educative dannose. E questo non vale solo per noi, ma anche per i genitori che abbiamo avuto: ciò che sembrava normale durante la nostra infanzia potrebbe essersi rivelato dannoso col tempo, influenzando la nostra autostima e la nostra capacità di gestire le emozioni.

Ecco gli 8 modelli di genitori in una famiglia disfunzionale:

1) Il Genitore Autoritario: Questo genitore esige obbedienza incondizionata dai figli, senza fornire spiegazioni sulle proprie decisioni. Impone regole rigide e punizioni severe, creando un clima di tensione e paura. Il suo motto è “Obbedisci o subisci”, lasciando poco spazio ai figli per esprimere le proprie opinioni o sviluppare autonomia.

2) Il Genitore Assente: Pur essendo fisicamente presente, questo genitore è spesso emotivamente distante. A volte, è stato assente fisicamente, il che ha accentuato ulteriormente il distacco emotivo. Si tratta di un genitore che non ha mai partecipato attivamente alla vita familiare, lasciando i figli a gestire da soli emozioni e problemi. La sua regola implicita è “Non ci sono per te”, trascorrendo la maggior parte del tempo al lavoro o in altre occupazioni, e isolandosi anche quando è a casa.

3) Il Genitore Incoerente: Questo tipo di genitore è caratterizzato da comportamenti contraddittori e imprevedibili, che creano confusione e instabilità nei figli. La sua incoerenza nella gestione delle situazioni e nella comunicazione genera una mancanza di fiducia e sicurezza, alimentando rabbia e frustrazione. È un genitore che cambia regole e atteggiamenti in base al proprio umore, risultando amorevole un giorno e freddo il giorno successivo, senza una motivazione apparente.

4) Il Genitore Controllante: Questo genitore esercita un controllo eccessivo su ogni aspetto della vita dei figli, imponendo regole rigide e soffocando la loro individualità. Il suo bisogno di controllo limita la crescita personale dei figli, creando dipendenza e ostacolando lo sviluppo dell’autonomia. Il suo motto è “So io cosa è meglio per te”, soffocando i figli con un amore soffocante e limitante.

5) Il Genitore Manipolatore: Questo genitore utilizza la manipolazione emotiva per ottenere ciò che vuole dai figli, facendoli sentire in colpa o minacciando l’abbandono per controllarli. È un genitore che mente, utilizza il senso di colpa e il ricatto emotivo per mantenere il controllo. Il suo mantra è “Se non fai come dico io, sarà colpa tua”, utilizzando queste tattiche per influenzare il comportamento dei figli.

6) Il Genitore Narcisista: Questo genitore è centrato su se stesso e sul proprio ego, cercando costantemente l’approvazione dei figli, ma usando allo stesso tempo i figli per soddisfare i propri bisogni emotivi. Ignora i sentimenti e i bisogni dei figli, aspettandosi ammirazione e approvazione in cambio. Il suo motto è “Tu esisti solo per rendermi felice”, vantandosi dei propri successi e ignorando quelli dei figli, aspettandosi che lo lodino senza offrire gratitudine in cambio.

7) Il Genitore Vittima: Questo genitore si vede sempre come vittima delle circostanze, scaricando le proprie responsabilità sui figli e lamentandosi costantemente della propria vita. Trasmette ai figli un senso di impotenza e frustrazione, sviluppando in loro sensi di colpa, ansia e paura. È un genitore pessimista che trascura i bisogni emotivi dei figli, lasciandoli a gestire le proprie emozioni da soli.

8) Il Genitore Permissivo: Questo genitore non impone regole o limiti ai figli, lasciandoli liberi di fare ciò che vogliono. Non fornisce una guida adeguata e non insegna ai figli a prendersi le responsabilità delle loro azioni. Anche se può sembrare un genitore “buono”, il suo approccio flessibile e indulgente è in realtà diseducativo e disfunzionale. I figli, senza regole e limiti, crescono senza un orientamento chiaro, trovandosi a gestire la propria vita senza una guida strutturata.

Essere consapevoli di questi modelli disfunzionali è il primo passo per evitarli e per migliorare il nostro approccio educativo.
Solo così possiamo sperare di rompere il ciclo e offrire ai nostri figli un ambiente familiare sano e amorevole.

Dott. Massimiliano Gianotti
Riproduzione riservata